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SAI CHE…le donne magre guadagnano di più delle altre? Lo rileva uno studio

Uno studio recentemente pubblicato nel Journal of Applied Psychology dai ricercatori Timothy A. Judge della University of Florida e Daniel M. Cable della London Business School, e riportato dalla rivista Forbes, rivela una sorprendente connessione tra peso corporeo e guadagni. La ricerca dimostra che le donne molto magre tendono a guadagnare circa 15.000 euro (22.000 dollari) in più all’anno rispetto alle loro colleghe con un peso normale, a parità di ruolo e competenze. Al contrario, per ogni chilo in più, i salari sembrano diminuire proporzionalmente.

Disparità Economica Basata sul Peso

Il fenomeno è confermato da ulteriori dati allarmanti: le donne significativamente sovrappeso vedono una riduzione dei guadagni annuali compresa tra 6.000 e 13.000 euro rispetto a quelle di peso medio. Questo divario di salario è stato anche osservato in uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Helsinki. In Finlandia, le donne in sovrappeso, altamente istruite e ambiziose, guadagnano fino al 30% in meno rispetto alle loro colleghe più magre, con una differenza minima di 5.000 euro all’anno. Gli studiosi suggeriscono che una delle cause potrebbe essere la percezione che le donne con un corpo più vicino agli standard ideali siano più capaci e quindi più meritevoli di benefici e avanzamenti.

Il Caso Italiano

In Italia, sebbene la disparità di salario basata sul peso non sia così prominente come in altre nazioni, il problema assume una dimensione diversa. L’Italia registra uno dei tassi di disoccupazione femminile più alti dell’Unione Europea (49%), e ciò tende a offuscare le disuguaglianze legate al peso. Pertanto, mentre le questioni di genere rimangono una realtà significativa, le disparità basate sul peso corporeo potrebbero essere meno evidenti rispetto ad altri contesti.

Questi studi mettono in luce come le percezioni sociali e i pregiudizi possano influenzare il mercato del lavoro e suggeriscono l’importanza di affrontare tali disparità per garantire equità e giustizia nei luoghi di lavoro.

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