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SAI CHE…Un Nuovo Studio Rivela Il “Superpotere” del vedere il cibo ovunque

I nostri sensi non sono solo strumenti passivi per raccogliere informazioni; essi possono essere profondamente influenzati dai nostri stati mentali e fisici. Un recente studio pubblicato sulla rivista Psychological Science ha scoperto un fenomeno affascinante: quando siamo affamati, siamo in grado di vedere le parole legate al cibo con maggiore chiarezza rispetto ad altri termini. Questo effetto si verifica addirittura prima che il nostro cervello abbia il tempo di elaborare le informazioni sensoriali.

La Fame Come Filtro Percezionale

Per esplorare questo fenomeno, Rémi Radel dell’Università Sophia-Antipolis di Nizza ha condotto un esperimento con 42 studenti, che sono stati divisi in due gruppi: uno affamato e uno sazio. Gli studenti sono stati convocati al mattino, dopo aver saltato il pranzo. Durante il test, i partecipanti sono stati posti di fronte a uno schermo di computer, dove sono state proiettate 80 parole, di cui un quarto erano relative al cibo.

Le parole sono state visualizzate per una frazione di secondo e in una dimensione molto ridotta, al limite della percezione cosciente. Dopo ogni parola, ai partecipanti è stato chiesto quanto chiaramente avevano percepito il termine e quale tra due parole simili, una relativa al cibo e una neutra, avessero visto.

La Percezione in Azione

I risultati hanno mostrato che i partecipanti affamati erano in grado di riconoscere le parole legate al cibo con maggiore nitidezza rispetto a quelle neutre. Questo suggerisce che la percezione delle parole alimentari avviene prima che il cervello abbia tempo di elaborare consapevolmente l’informazione. In altre parole, il nostro stato fisico può influenzare il modo in cui interpretiamo ciò che vediamo.

Rémi Radel ha commentato: «È straordinario che gli esseri umani possano percepire immediatamente ciò di cui hanno bisogno. C’è qualcosa in noi che seleziona le informazioni esterne per semplificarci la vita». Questo studio non solo conferma che la mente può influenzare la percezione sensoriale, ma suggerisce anche che siamo programmati per riconoscere rapidamente ciò che è cruciale per il nostro benessere, come il cibo quando siamo affamati.

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