Vi è mai capitato di trovarvi in una riunione così noiosa che vi chiedete come mai non vi addormentiate sul posto? Se sì, non siete soli. Il Dr. Bo Yao, ricercatore dell’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Glasgow, ha esplorato questo fenomeno in uno studio approfondito sull’attenzione e ha trovato una spiegazione affascinante.
L’Illusione di Vivacità: La Voce Interiore
Secondo la ricerca condotta da Yao e dal suo team, quando siamo costretti ad ascoltare discorsi poco stimolanti o monotoni, il nostro cervello adotta un espediente interessante per mantenere l’attenzione: crea una sorta di doppiaggio interno. Questa voce interiore rende il contenuto più coinvolgente e dinamico.
Nel corso dello studio, 18 studenti sono stati sottoposti a una risonanza magnetica cerebrale mentre ascoltavano narrazioni monotone e vivaci. I risultati hanno mostrato una maggiore attività nella corteccia uditiva durante le parti meno interessanti della narrazione, suggerendo che la nostra mente sta effettivamente utilizzando una voce interna per “vivacizzare” il contenuto.
Un Fenomeno Già Conosciuto
Questa idea non è completamente nuova. Studi precedenti, come quello condotto lo scorso anno sulla lettura silenziosa, avevano già dimostrato che la nostra mente tende a produrre stimoli aggiuntivi quando questi non sono forniti esternamente. Christopher Scheepers, coautore dello studio, spiega che la narrazione diretta è generalmente più coinvolgente rispetto a quella indiretta a causa delle espressioni facciali e delle inflessioni vocali. Quando questi elementi mancano, come nella lettura silenziosa o in un discorso monotono, il cervello ricorre alla voce interiore per mantenere l’interesse.
In sintesi, la prossima volta che vi troverete a lottare contro la noia, ricordate che il vostro cervello potrebbe essere già al lavoro per rendere le cose un po’ più interessanti.