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Morgan senza freni contro Emma Marrone: pubblica il nuovo singolo-parodia “Rutta”

Morgan continua a far parlare di sé con le sue provocazioni, questa volta prendendo di mira la cantante Emma Marrone nel suo nuovo singolo-parodia “Rutta”. Il brano, presentato come il secondo episodio di una “trilogia di protesta”, segue il precedente “Rutti” e si inserisce in una polemica che vede Morgan al centro di numerose controversie, compresa quella recente con Angelica Schiatti.

La tensione tra i due artisti è esplosa dopo che Emma Marrone aveva pubblicamente espresso il suo sostegno a Schiatti, coinvolta nelle accuse di stalking contro Marco Castoldi (in arte Morgan). Emma aveva ironicamente dichiarato: “In un mondo di Morgan siate Calcutta”, provocando la reazione furiosa del cantante.

La Provocazione di Morgan

Morgan non ha perso tempo e ha risposto con “Rutta”, una canzone-collage che riprende le parole di Emma in modo provocatorio. Il singolo è stato accompagnato dall’hashtag #quandoodianomorganeluirispondeconlarte, con il cantante che ha ribadito la sua intenzione di rispondere alle critiche attraverso la musica, seppur in un modo che appare più come una provocazione che come una vera e propria opera d’arte.

Prima del lancio del brano, Morgan aveva annunciato che avrebbe condiviso una nuova “hit” con i testi di Emma, ma solo al raggiungimento di un milione di like sui social, un’ulteriore sfida diretta alla cantante salentina. La card pubblicata sui suoi canali social, riportante il commento di Emma sulla questione Morgan-Schiatti, ha chiarito definitivamente chi fosse il bersaglio della sua provocazione.

Una “Trilogia di Protesta” o Semplice Provocazione?

Con “Rutta”, Morgan sembra continuare il suo percorso di sfida nei confronti di coloro che lo criticano, utilizzando la musica come mezzo per esprimere il suo dissenso. Tuttavia, questa serie di brani sembra più mirata a creare scalpore che a trasmettere un messaggio artistico autentico.

Resta da vedere come reagiranno Emma Marrone e il pubblico a questa ennesima provocazione di Morgan, che continua a oscillare tra l’arte e la controversia nella sua battaglia mediatica.

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