Il fatto che Venere ospiti oltre 85.000 vulcani è stato confermato da un team di scienziati grazie alle immagini raccolte negli anni ’90 dalla sonda Magellano. Questo numero impressionante evidenzia la natura vulcanica intensa del pianeta. Considerando le dimensioni simili alla Terra, Venere è spesso considerata il suo “gemello” nel Sistema solare, anche se presenta notevoli differenze, come la lunghezza del giorno, che equivale a 243 giorni terrestri, e la sua estrema temperatura superficiale di circa 460 gradi Celsius, rendendolo il pianeta più caldo del nostro sistema solare.
La missione della sonda Magellano ha permesso di catalogare più di 85.000 vulcani su Venere, con la maggior parte di essi aventi una larghezza inferiore a 5 km. Questo ha rivelato che molti di questi vulcani erano precedentemente sconosciuti. Grazie a un database creato da scienziati della Washington University in St Louis utilizzando i dati della missione Magellano, è stato possibile catalogare anche i vulcani più piccoli, consentendo a altri ricercatori di accedere a informazioni dettagliate sull’attività geologica di Venere.
Le future missioni della NASA e dell’ESA su Venere, come Davinci, Veritas ed EnVision, sono progettate per esplorare più approfonditamente il pianeta e comprendere meglio le sue caratteristiche uniche. Queste missioni forniranno immagini ad alta risoluzione e analisi geologiche che contribuiranno a una migliore comprensione dell’evoluzione di Venere e delle sue differenze rispetto alla Terra.