Jack Laughter, il tuffatore britannico noto per i suoi successi olimpici, ha trovato una fonte di reddito alternativa su OnlyFans, una piattaforma famosa per i suoi contenuti espliciti. In un’intervista al Daily Mail, Laughter ha spiegato la sua decisione di condividere foto di nudo semi-integrale, coprendo le parti intime con oggetti di fortuna o con i costumi a slip tipici dei nuotatori. “Non ci sono tanti soldi nella mia disciplina”, ha affermato, rispondendo alle critiche su giovani atleti che pubblicano contenuti simili a pornografia soft. L’atleta 28enne, che riceve uno stipendio dalla Lotteria Nazionale Britannica, ha dichiarato che questo importo non è adeguato per uno dei migliori tre al mondo nella sua disciplina.
Nonostante sia tra i migliori otto al mondo dal 2012 e abbia vinto tre medaglie olimpiche – un oro, un argento e un bronzo tra Rio 2016 e Tokyo 2020 – Laughter percepisce solo 28 mila sterline all’anno dalla lotteria. Nel 2021, spinto dal potenziale guadagno, ha deciso di aprire un profilo su OnlyFans, dove un mese di abbonamento costa 7,75 sterline. Laughter ha assicurato che il contenuto non è pornografico, ma ha visto nella piattaforma una possibilità di monetizzare l’attenzione che riceve su Instagram. L’idea è stata incoraggiata dal padre, che gli ha suggerito di sfruttare economicamente le foto in costume pubblicate sui social.
Laughter ha sottolineato la disparità tra i guadagni dei tuffatori e quelli degli atleti di sport più popolari, citando come esempio il vincitore di Wimbledon, che porta a casa 60 mila dollari, mentre i tuffatori non ottengono premi in denaro dalle Olimpiadi, neanche conquistando medaglie. La sua scelta non è isolata: anche altri tuffatori britannici, come Noah Williams, Tom Daley, Daniel Goodfellow, Matthew Dixon e Matty Lee, hanno seguito la stessa strada.
Tuttavia, questa decisione ha attirato critiche. Jonathan McEvoy, autore britannico, ha sollevato dubbi sull’opportunità di rappresentanti della squadra britannica di posare seminudi su una piattaforma associata alla prostituzione. McEvoy ha sottolineato che, in un’epoca in cui la pornografia è facilmente accessibile su Internet, questo tipo di esempio non è il migliore da offrire ai giovani vulnerabili.
Nonostante le critiche, Laughter e i suoi colleghi continuano a utilizzare OnlyFans come mezzo per integrare i loro guadagni, evidenziando le difficoltà finanziarie che affrontano gli atleti di sport meno popolari.