ROMA (ITALPRESS) – Il 13 settembre, Experience Hendrix L.L.C., in collaborazione con Legacy Recordings, divisione del catalogo di Sony Music Entertainment, pubblicherà “Electric Lady Studios: A Jimi Hendrix Vision”, un cofanetto deluxe con 39 tracce (38 delle quali inedite) registrate dalla Jimi Hendrix Experience (con Billy Cox al basso, Mitch Mitchell alla batteria) agli Electric Lady Studios tra giugno e agosto del 1970, poco prima della morte prematura di Jimi Hendrix il mese successivo. Il cofanetto include anche un Blu-ray con 20 nuovi mix in surround sound 5.1 dell’intero album “First Rays Of The New Rising Sun” più 3 tracce bonus (“Valleys Of Neptune” “Pali Gap” e “Lover Man”). Il Blu-ray contiene il documentario acclamato dalla critica “Electric Lady Studios: A Jimi Hendrix Vision”. Il film racconta la creazione dello studio, nato dalle ceneri di un nightclub di Manhattan per diventare una struttura di registrazione all’avanguardia, ispirata dal desiderio di Hendrix di avere uno studio permanente. Diretto da John McDermott e prodotto da Janie Hendrix, George Scott e McDermott, il film presenta interviste esclusive con Steve Winwood (che si unì a Hendrix la prima notte di registrazione nel nuovo studio), il bassista della Experience Billy Cox e i membri originali dello staff di Electric Lady che aiutarono Hendrix a realizzare il suo sogno. Il documentario include filmati e foto inedite, nonchè analisi di brani classici di Hendrix come “Freedom”, “Angel” e “Dolly Dagger” a cura dell’ingegnere del suono Eddie Kramer. La nuova uscita segue un altro documentario creato dallo stesso team: “Music, Money, Madness… Jimi Hendrix Live In Maui”, che è stato nominato per un GRAMMY nella categoria Best Music Film nel 2022. Il cofanetto include un ampio libretto con foto inedite, bozze di canzoni scritte a mano da Hendrix e note di copertina dettagliate. A guidare il progetto è una versione inedita di “Angel [Take 7]”. Questa nuova versione mixata include le esibizioni originali registrate da Hendrix, Mitchell e Cox il 23 luglio 1970. Non include nessuno degli elementi di batteria e percussioni aggiuntive che Mitchell decise di aggiungere a questa versione principale dopo la morte di Jimi. Il cofanetto “Electric Lady Studios: A Jimi Hendrix Vision” è disponibile in due versioni: 5 vinili o 3 CD che contengono le 39 tracce registrate da Jimi e la sua band-composta dal bassista Billy Cox e dal batterista Mitch Mitchell-nello studio negli ultimi quattro mesi della vita del chitarrista. Hendrix stava lavorando intensamente alla creazione di “First Rays Of The New Rising Sun”, l’ambizioso doppio album che avrebbe seguito il suo capolavoro del 1968 “Electric Ladyland”.
Ispirati dalle possibilità del nuovo studio, gli Experience crearono brani classici come “Night Bird Flying”, “Freedom” e “Dolly Dagger” da zero. Il set offre uno sguardo completo sul lavoro che Hendrix intraprese durante quell’estate del 1970. La musica varia dalle registrazioni demo a quattro tracce di “Valleys Of Neptune” e “Heaven Has No Sorrow”, agli arrangiamenti alternativi di nuove promettenti canzoni come “Come Down Hard On Me” e “Belly Button Window”, straordinarie sessioni live in studio di “Tune X/In From The Storm”, “Astro Man” e “The Long Medley”, una toccante esplorazione di 26 minuti di “Beginnings”, “Hey Baby (New Rising Sun)”, “Keep On Groovin’” e “Freedom”. Inoltre, il cofanetto presenta molti dei mix che il chitarrista completò con l’ingegnere del suono Eddie Kramer prima di partire per iniziare un tour europeo il 30 agosto al festival dell’Isola di Wight in Inghilterra. Hendrix non sarebbe mai più tornato agli Electric Lady Studios. Le tracce surround sound 5.1 contenute nel Blu-ray di “Electric Lady Studios: A Jimi Hendrix Vision” includono tutte le 17 tracce dell’album postumo “First Rays of the New Rising Sun” (1997, registrato tra il 1968 e il 1970), così come “Pali Gap” da “Rainbow Bridge” (1971, registrato nel 1970), “Lover Man” dal cofanetto “The Jimi Hendrix Experience” (2000, registrato nel 1970) e “Valleys of Neptune” da “Valleys of Neptune” (2010, registrato tra il 1969 e il 1970).
foto: ufficio stampa Parole e d’intorni
(ITALPRESS).