Il pagamento del coperto, una pratica comune nei ristoranti, ha origini che risalgono al tardo Medioevo, ben prima della nascita dei ristoranti moderni.
Durante il tardo Medioevo, viandanti e viaggiatori che si fermavano nelle taverne lungo le strade avevano la possibilità di rifocillarsi, spesso portando con sé il proprio cibo. In cambio di un piccolo compenso, queste taverne offrivano tavoli apparecchiati con utensili e tovaglioli. Questo pagamento copriva il servizio e l’uso delle attrezzature, inclusi i cucchiai e le tovaglie.
Nel Rinascimento, il termine “coperto” iniziò a essere utilizzato per descrivere questo compenso. L’origine del termine è legata alle grandi corti dell’epoca, dove si era sviluppata la pratica di piegare i tovaglioli in forme decorative per “coprire” le posate. Questo gesto elegante aveva un valore simbolico e pratico, e il costo associato al servizio di apparecchiatura e pulizia venne quindi chiamato “coperto”.
Quando i primi ristoranti iniziarono a sorgere, la pratica del coperto venne mantenuta come parte della tradizione. Oggi, il coperto rappresenta il costo per l’uso dei servizi e delle attrezzature, e può includere anche il servizio e la manutenzione degli spazi dedicati ai clienti. Nonostante il concetto di ristorazione sia cambiato nel tempo, il coperto è rimasto una consuetudine consolidata, legata alle sue radici storiche e culturali.