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Marracash replica: «Non sono mai stato e mai sarò al servizio di nessuno»

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In risposta all’articolo del Fatto Quotidiano riguardante la presunta vicinanza al boss della Barona Nazzareno Calajò, il rapper Guè Pequeno ha espresso una risposta breve e telegrafica definendo il quotidiano come “Il Babbo Quotidiano”. D’altra parte, Marracash ha argomentato la sua replica attraverso oltre una decina di storie su Instagram. Ha sottolineato i seguenti punti:

  1. Non è mai stato e non sarà mai al servizio di nessuno.
  2. Ha già parlato di questi fatti nelle canzoni e nelle interviste da circa 20 anni.
  3. Non ha mai inneggiato alla liberazione di criminali né ha detto “Free Nazza” sul palco.
  4. Crescere nel suo quartiere gli ha dato una visione completa della realtà, ma non gli ha impedito di essere una brava persona.
  5. Il video di “Infinite Love” non è un’ostentazione di ricchezza e violenza, ma mira a promuovere l’unità e la fratellanza tra quartieri.
  6. Non è stato costretto a indossare nessuna maglietta, contrariamente a quanto affermato nell’articolo.
  7. La percentuale menzionata riguarda il versamento di Young Rame al suo management, una pratica comune per gli artisti.
  8. Non ha mai versato percentuali se non alle persone che lavorano alla sua musica con lui.

Marracash ha concluso affermando che è mortificante vedere il genere musicale più popolare e giovane in Italia sotto attacco da parte di certe istituzioni e giornalisti. Ha esortato a un dibattito costruttivo e si riserva di agire legalmente contro ogni diffamazione nei suoi confronti.

Marracash con il boss della Barona (Nazzareno Calajò)
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