Apple ha deciso di sospendere completamente la sua pubblicità su X dopo il post antisemita di Elon Musk. Il colosso di Cupertino è solo l’ultima azienda inserzionista su questo social network ad aver annunciato il ritiro delle proprie inserzioni. La bufera è scoppiata dopo che il miliardario ha commentato un post su Twitter in cui si accusano le comunità ebraiche di odiare le persone bianche.
In seguito al commento antisemita, le azioni della casa automobilistica di Musk, Tesla, sono scese del 3,8%. Gli investitori di Tesla hanno chiesto le dimissioni del CEO, mentre la Commissione europea e il colosso informatico IBM sono stati tra i primi inserzionisti a sospendere tutti gli annunci pubblicitari su X. IBM ha dichiarato: “Abbiamo tolleranza zero verso i discorsi di odio e discriminazione, e abbiamo immediatamente sospeso tutte le pubblicità su X mentre indaghiamo su questa situazione inaccettabile.” La Casa Bianca ha commentato irritata, definendo la situazione “inaccettabile” e condannando nei termini più duri la “ripugnante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razzista, contraria ai nostri valori”. Alcuni osservatori, uomini d’affari e investitori hanno sottolineato la necessità che Musk lasci la sua piattaforma e la guida di Tesla.
Nel tentativo di mitigare le critiche interne e fermare la fuga degli inserzionisti, l’amministratore delegato di X, Linda Yaccarino, ha dovuto intervenire dichiarando: “Noi siamo una piattaforma per tutti” e che “la discriminazione da parte di chiunque deve fermarsi”. Tuttavia, nonostante le spiegazioni successive di Elon Musk, che ha affermato che il principio non si estende a tutte le comunità ebraiche, il danno era già stato fatto.
Le giustificazioni di Musk, che si è dichiarato profondamente offeso dai messaggi di organizzazioni come l’Anti Defamation League e di altri gruppi che, secondo lui, promuovono un razzismo anti-bianchi o anti-asiatici, non sono state sufficienti a placare le critiche. Questo episodio si aggiunge a precedenti controversie legate alla piattaforma X, accusata di permettere la diffusione di contenuti islamofobi e antisemiti durante il conflitto tra Israele e Hamas. Hashtags come #DeathtoMuslim (morte ai musulmani) e #HitlerWasRight (Hitler aveva ragione) sono stati utilizzati ripetutamente sulla piattaforma.
Le dichiarazioni attuali di Musk contrastano con quanto affermato in precedenza, quando aveva dichiarato di essere contro l’antisemitismo e di non promuovere i discorsi d’odio durante un incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a settembre.