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Calendario dell’Avvento: origini di una delle tradizioni di Natale più popolari

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Dal calendario di vari marchi e brand a quello artigianale fatto in casa, con soprese personalizzate, l’Avvento è passato da essere un evento religioso e sacro legato alla tradizione popolare a vero e proprio fenomeno di massa, rappresentando per molti un rito irrinunciabile, anche se pochi sanno perché si fa il calendario dell’Avvento e cosa significa. 

Le classiche finestrelle di cartone da aprire ogni giorno partendo dal 1 dicembre, formano il Calendario dell’Avvento, composto da 24 distinte finestre che arrivano fino alla vigilia di Natale. L’origine della tradizione fonda le sue radici nel 1920 in Germania, quando un editore di nome Gerhard Lang ebbe l’intuizione di stampare il primo calendario dell’Avvento basandosi su una tradizione portata avanti dalle donne di Maulbronn, che regalavano dolci ai bambini per ogni giorno di dicembre fino alla vigilia di Natale, sottolineando l’importanza della nascita di Gesù. Successivamente è arrivato in Italia, precisamente a Milano

con la pasticceria Galli che ne diffuse i primi esemplari. Il vero scopo del Calendario dell’Avvento è quello di insegnare ai propri figli i passaggi importanti della nascita di Gesù. Purtroppo non sempre la Natività è al centro di questi calendari, molto spesso viene sfruttato per dispensare le soprese più disparate. Inoltre è diventato uno dei simboli del Natale più conosciuti subito dopo l’albero e il presepe. Ognuno è libero di

realizzare il proprio Calendario dell’Avvento come meglio crede, l’importante è che non manchi nessuna casella!

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