Sono circa 60.000 le email, nessuna delle quali classificata, hackerate in un attacco che Microsoft ha attribuito alla Cina. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller, precisando che “i sistemi classificati non sono stati violati”.
Il colosso internet Usa aveva rivelato a luglio che un gruppo di hacker cinese aveva violato la sua piattaforma di posta elettronica e avuto accesso ai messaggi di circa 25 organizzazioni, comprese agenzie governative statunitensi. Miller ha precisato che il Dipartimento di Stato non ha formalmente attribuito la colpa dell’hackeraggio, ma non ha motivo di dubitare della conclusione di Microsoft.