OpenAI, la società di ChatGpt, sarebbe in trattative con l’ex designer di Apple, Jony Ive, che ha ideato i prodotti più iconici della Mela, e il colosso tecnologico giapponese SoftBank, per costruire “l’iPhone dell’intelligenza artificiale”. Lo scrive il Financial Times, secondo cui il progetto richiederà almeno 1 miliardo di dollari e potrebbe portare sul mercato, nel giro di qualche anno, il primo smartphone costruito intorno ad un assistente IA avanzato, come ChatGpt.
Secondo la testata, l’amministratore delegato di OpenAi, Sam Altman, avrebbe contattato la società di Jony Ive, LoveFrom, per pensare a come poter declinare l’IA in un prodotto per il consumo di massa. Il punto di partenza, secondo le fonti citate, è stato considerare la rivoluzione portata dall’iPhone per il panorama ‘mobile’ e la spinta che lo smartphone ha dato all’utilizzo di internet. Ive ha fondato LoveFrom nel 2019, dopo due decenni in Apple, dove ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di alcuni degli oggetti più influenti dell’azienda, dall’iPhone all’iPod. Nell’eventuale progetto, sarebbe essenziale la presenza di SoftBank, holding finanziaria giapponese che detiene il 90% di Arm, gigante inglese dei chip, che si occuperebbe della fornitura di semiconduttori per il dispositivo e del grosso degli investimenti per finalizzare l’iniziativa. Il Financial Times ha affermato che i colloqui sono “seri” ma non definitivi, con un annuncio formale che potrebbe richiedere mesi prima di concludersi.
Intanto ChatGpt, nelle ultime ore, ha eliminato uno dei suoi limiti. Gli abbonati al servizio Plus e Enterprise possono chiedere all’IA anche domande su avvenimenti recenti, che l’intelligenza artificiale cercherà in rete, tramite il motore Bing, di proprietà Microsoft. In precedenza, la conoscenza di ChatGpt si fermava al settembre del 2021.