Cresce la cybersecurity ma il punto debole restano le persone. Il 41% delle estorsioni digitali arrivano infatti con il phishing, ossia sfruttando le debolezze umane. E’ uno dei dati emersi dal rapporto X-Force Threat realizzato dall’azienda informatica Ibm che indica inoltre che i Paesi più colpiti sono quelli asiatici seguiti da quelli europei. Nel nostro continente la nazione più vulnerabile è il Regno Unito con ben il 43% di attacchi informatici, mentre nel nostro Paese essi sono solo l’8%.
Il rapporto IBM
Il rapporto X-Force Threat fotografa la situazione della cybersicurezza nel mondo mostrano che il 27% di tutti gli attacchi informatici nel mondo hanno lo scopo di estorsione e la tipologia di aziende più colpita è quella del manifatturiero, soprattutto quelle asiatiche seguita da quelle europee.
Dal report emerge anche anche che in questi anni è sempre più facile realizzare attacchi. “Oggi abbiamo strumenti più sofisticati per difenderci, ma se mentre dieci anni fa per realizzare un attacco serviva una mente geniale, e ne esistevano poche, oggi gli strumenti di attacco altamente sofisticati si comprano nel dark web, vere e proprie aste”, ha detto Andrea Viarengo, Responsabile dei Servizi di sicurezza Ibm Italia.